Aree interne: l’economia circolare come strumento per contrastare lo spopolamento

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Aree interne: l’economia circolare come strumento per contrastare lo spopolamento

Lo spopolamento delle aree interne è un fenomeno globale in continua crescita.

In Europa in particolare questa tendenza ha iniziato a diffondersi dalla seconda metà del 20° secolo e si stima che in Italia, Serbia e Spagna (giusto per citare alcuni stati) ci siano rispettivamente 5500, 4700 e 3500 paesi a rischio scomparsa.

Tra le varie cause che portano gli abitanti delle aree rurali a migrare verso nuove zone spiccano la mancanza di servizi, la ridotta mobilità e la difficoltà di trovare lavoro.

L’economia circolare può offrire delle ottime opportunità per contrastare questo fenomeno e generare nelle aree rurali nuove opportunità di vita.

In Finlandia per esempio, il progetto ReWI Visions (Resource Wise Visions), verte proprio sulla promozione di una nuova imprenditorialità basata sullo studio dell’economia circolare per incoraggiare i giovani che vivono nelle comunità rurali a identificare e sviluppare soluzioni, pratiche e idee imprenditoriali che rispondano alle necessità della comunità locale. 

Grazie a questa iniziativa negli ultimi 3 anni sono nate ben 40 imprese innovative che a loro volta generano micro economie importantissime per il futuro delle loro aree di interesse.

rewi vision, circular economy competences

Villerouge-Termenès Municipal electric cars-sharing service

In Francia, per migliorare la mobilità e l’accesso ai servizi pubblici nel piccolo borgo di Villerouge-Termenès, è nato il progetto Municipal electric cars-sharing service.

Nel borgo, che conta 140 abitanti, non ci sono servizi pubblici importanti, come ospedali o grandi negozi, e il panificio più vicino dista 10 km. Gran parte della popolazione aveva difficoltà a spostarsi, soprattutto gli anziani e i giovani con modeste risorse finanziarie. Grazie a questa soluzione di trasporto economica ed ecologica, gli abitanti del villaggio ora possono fare viaggi fino a 80 km, con accesso a supermercati, negozi di bricolage, cure specialistiche e ospedaliere, nonché visitare parenti e amici.

Due iniziative che dimostrano le grandi possibilità offerte dall’economia circolare per contrastare lo spopolamento delle aree interne e quanto sia importante promuovere lo sviluppo di nuove competenze (clicca qua per approfondire la lettura e scoprire altre iniziative simili).

In tutta Europa stanno nascendo nuovi progetti che come questi producono un impatto positivo per le aree rurali e le loro comunità. Noi chiamiamo le persone che avviano e guidano questi progetti Village Hosts. 

Per favorire la nascita di iniziative e progetti come questi e il lavoro dei Village Hosts, Casa Netural assieme a un partenariato che coinvolge 6 diversi Paesi ha lanciato la prima Open School for Village Hosts che presto aprirà le sue “porte”.

Open School for village Hosts

Nelle prossime settimane 40 practitioners – soggetti attivi sul territorio – saranno selezionati e prenderanno parte al primo corso di formazione che si svolgerà online (su una piattaforma dedicata) per 6 mesi e in presenza nel borgo di Grottole, Basilicata nel mese di maggio 2023.

E tu, hai un progetto di comunità in un’area rurale o ti piacerebbe svilupparlo? Candida la tua idea o progetto da testare attraverso il primo training program rivolto agli attivisti territoriali delle aree rurali europee.

CLICCA QUA PER PARTECIPARE ALLA OPEN SCHOOL FOR VILLAGE HOSTS

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