L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata dell’evoluzione tecnologica stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.

La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale più adeguato e fornire gli strumenti più adatti per cogliere i benefici che l’apertura può apportare.

Hackaton, call4ideas, laboratori collaborativi, processi di co-creazione, incubatori aziendali, partnership con startup sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione collaborativa, ma se non utilizzate all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.

A partire da una panoramica del contesto teorico e delle buone pratiche già esistenti in contesti pubblici e privati, profit e non profit, i partecipanti al corso saranno accompagnati nel mettere a fuoco le sfide interne ai propri mondi ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti di riferimento.

Obiettivi:

• comprendere cos’è l’innovazione aperta e collaborativa;
• comprendere quali sono i presupposti affinché un processo di innovazione aperta e collaborativa possa essere avviato, da dove partire e quali metodi utilizzare;
• testare alcuni strumenti pratici per portare la cultura dell’innovazione aperta e collaborativa nelle proprie organizzazioni di appartenenza a partire da sfide reali emerse dal gruppo.