Casa Netural raccontata…

Quando raccontiamo cosa sia Casa Netural diciamo, tra le varie cose, che è uno spazio disegnato attorno e dalle persone che l’abitano. Ci teniamo molto a questo aspetto così abbiamo pensato fosse arrivato il momento giusto per cominciare a farci raccontare proprio da chi partecipa alle attività tra queste mura.

Raffaella Pontrandolfi è stata con noi durante l’incontro del 23 Ottobre dal titolo “Creiamo insieme il presente di Casa Netural!”, e qui, di seguito, ci racconta cosa è successo! Curiosi? Disperati per non aver partecipato? Tranquilli, presto, molto presto, organizzeremo una nuova serata! Ora la parola a Raffa!

La serata è stata all’insegna dell’essere “attivo” così, ancora prima di essere accolti in Casa Netural, ci è stato chiesto di scrivere su dei cartelloni cosa ci avesse portato all’ incontro.

Ognuno ha scritto qualcosa e la parola ricorrente è stata VOGLIA.

Ecco cosa spinge un gruppo di 14 persone ad incontrarsi un umido martedì sera a Casa Netural, la voglia!

Lo voglia di innovare, di condividere, di conoscere nuove idee, di fare rete.

La voglia di scoprirsi capaci di generare cose nuove e buone. In Casa Netural, questo è possibile.

La prima regola è non lamentarsi ed essere propositivi.

14 persone di varie età e con competenze ed esperienze molto diverse: artisti, musicisti, programmatori, life e business coach, studenti del Liceo Classico, tutti spinti dalla VOGLIA di scrivere il proprio futuro insieme agli altri.

Seduti comodamente sui divani di Casa Netural, in un’atmosfera calda e accogliente, ci siamo presentati agli altri.

La presentazione non ha diviso (come superficialmente si può pensare), ma ha messo ognuno di noi sullo stesso piano. Competenze ed esperienze diverse, unite dalla VOGLIA di condividere e creare qualcosa insieme. Di essere portavoce di innovazione culturale: INSIEME è MEGLIO!

Infatti, il momento successivo, in cui ci è stato chiesto di dividerci in due gruppi ed esprimere ciò che avremmo voluto sviluppare a Casa Netural, ne è stata la dimostrazione.

Il primo gruppo ha sviluppato l’idea di creare a Casa Netural una rete di co-working di freelancer e di integrare tale rete con realtà culturali ed artistiche, come ad esempio, performance teatrali e musicali realizzate a Casa Netural da pubblicizzare e finalizzare sui canali social (youtube, facebook, ecc). E anche, sviluppare l’idea di una piccola impresa sociale agricola per la creazione del pesto alla materana (con rucola della murgia al posto del basilico), coinvolgendo le persone con disagi psichici.

Il secondo gruppo ha espresso la volontà di “frequentare” Casa Netural per prendere, ma soprattutto dare, condividere idee e incontrare persone e stare, quindi, nel futuro.

Abbiamo condiviso poi, le nostre idee tutti insieme.

A conclusione, abbiamo scritto, in una parola, cosa questa serata ha lasciato in ognuno di noi e cosa, quindi, stavamo portando a casa da questo incontro.

Le parole sono state: sensibilità, entusiasmo, possibilità, condivisione, speranza, ottimismo, immaginazione.

Parole che rappresentano uno stato d’animo positivo e propositivo, che poco si addice ad una “generazione perduta”, vero?

PERDUTA per niente, ma che grazie a “luoghi” come Casa Netural, si RITROVA ed è pronta a scrivere il proprio futuro insieme a tutti gli altri.