#casaneturalcercacasa, Se il bene privato diventa bene comune

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#casaneturalcercacasa, Se il bene privato diventa bene comune

Un mese fa abbiamo pubblicato il nostro primo post su #casaneturalcercacasa, aprendo ufficialmente una call per pubblico e privato relativo alla ricerca di un nuovo spazio per Casa Netural.
A distanza di un mese, come sempre accade se certi processi li sai guardare con lo sguardo giusto, il processo si è evoluto in maniera imprevista e stupefacente.

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All’inizio pensavamo che il primo interlocutore fosse l’Istituzione pubblica e abbiamo atteso che qualcuno tra i tanti rappresentanti delle Istituzioni locali che in questi due anni ci hanno seguito e supportato a parole, facessero il primo passo per dare un contributo fattivo ad una causa in cui dicevano di credere. Ma nessuno, davvero nessuno ha manifestato il minimo interesse rispetto alla call, solo qualche tweet messo nei preferiti e qualche like su FB, senza alcun seguito. Abbiamo anche presentato una richiesta ufficiale al Comune di Matera per chiedere uno spazio vuoto da riqualificare ma la risposta è stata sempre la stessa.

Dobbiamo dire che da bravi sognatori, all’inizio ci siamo rimasti un po’ male, ma poi da sognatori patentati, quali siamo, abbiamo saputo sognare oltre. E l’abbiamo fatto partendo dalla considerazione che stavamo compiendo un grosso errore di valutazione e di prospettiva.

Ed è successa una cosa fantastica, l’abbiamo capito dalla nostra community, dai singoli cittadini che si sono appassionati alla causa e che ci hanno chiamato per consigliarci spazi o che hanno offerto un loro spazio.

Come Brunella, che tornata dopo molti anni di peregrinare extra materano, ci ha proposto di utilizzare parte della sua casa per le nostre attività, o Rossana e Antonello che sono andati a ripescare vecchi contatti o hanno mappato situazioni che sembravano interessanti per proporcele come spazi futuri o Mario, papà di Elena, che si è proposto per trovarci una sistemazione, o Alessandro, l’Assessore leccese, che ci ha offerto anche uno spazio nella città del Barocco.

Forse non siamo ancora pronti ad emigrare, ma un movimento di proposte, intenti e ricerche che ci ha davvero commosso e soprattutto ci ha fatto capire una cosa fondamentale, da cui oggi vogliamo ripartire per la nostra call: la vera rivoluzione non è il pubblico che mette a disposizione il suo spazio, quello ormai è diventato un centro di potere, un possesso da manipolare, da gestire a piacimento, è diventato, paradossalmente, privato.

E’ dalla considerazione che il bene privato possa diventare bene comune che vogliamo ripartire, dalla consapevolezza che un cambio di paradigma del genere potrà togliere gli spazi dai centri di potere in cui ora si trovano e ricondurre il concetto di cultura, innovazione e bene comune nelle mani degli unici e veri proprietari: i cittadini.
Per cui abbiamo deciso di rivedere quella call, imparando dal fallimento del modello di partenza, aprendola a privati che abbiano voglia di investire un loro spazio e di scommettere sul nostro sogno collettivo.

Come fare?

Partecipare è semplicissimo!

Se sei un privato (cittadino, società, impresa, fondazione, etc etc) e possiedi uno spazio abbandonato o inutilizzato che vuoi rigenerare nei Sassi o zone limitrofe, scrivi a casa@benetural.com

Studieremo insieme il modo migliore per dare nuova vita al tuo spazio portando l’esperienza e la comunità di Casa Netural.

Avviare piccole rivoluzioni dal basso dipende solo da noi!

One Comment

  1. […] nata, nell’ambito del contest #casaneturalcercacasa, dalla constatazione che le Amministrazioni pubbliche locali utilizzano in maniera privatistica […]

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