La storia di Marianna D’Aquino: la collaborazione che fa la differenza

Home/Arte, Casa Netural, Incubatore di sogni, Incubatore Netural, Mammatera/La storia di Marianna D’Aquino: la collaborazione che fa la differenza

La storia di Marianna D’Aquino: la collaborazione che fa la differenza

Abbiamo incontrato per la prima volta Marianna nel 2015 quando, insieme ad altre artigiane, all’interno del nostro Incubatore di Sogni professionali, aveva avviato il progetto sperimentale Mammatera, prima linea di artigianato collaborativo al femminile in Italia

L’idea era quella di inaugurare un nuovo modello di artigianato, che facesse della collaborazione il metodo, della qualità lo strumento e dell’etica l’obiettivo del processo.

Marianna D'Aquino a Casa Netural

Purtroppo l’iniziativa imprenditoriale non è andata in porto come avremmo sperato, ma si sa che i fallimenti sono un banco importantissimo di prova e di crescita collettiva e individuale e infatti Marianna non ha smesso di credere nelle sue competenze e ha continuato a coltivare la sua passione e la sua arte, rimanendo sempre in contatto con la community di Casa Netural e partecipando attivamente anche alla nostra Scuola dei Saperi di Comunità con i suoi laboratori di tappeti decorativi annodati a mano su telaio verticale.

Nel 2021 l’azienda Fendi ci ha chiesto di segnalare, all’interno della nostra rete, artigiani del telaio a Matera e, per noi, dare spazio e visibilità al talento di Marianna D’Aquino è stato naturale, del resto creare connessioni e ponti è la cosa che amiamo di più fare da anni.

E così Marianna ha messo  il suo talento al servizio dell’iconica borsa Baguette della Maison italiana (creata nel 1997 da Silvia Venturini Fendi, direttrice creativa delle collezioni Uomo e Accessori) per il progetto Fendi Hand in Hand

Un progetto con cui Fendi ha celebrato la qualità e la varietà della maestria artigiana italiana e Marianna ne ha realizzato una versione unica, quella con la tecnica del tappeto al telaio verticale. 

La sua edizione limitata porta il suo nome e un logo dorato pensato appositamente per l’occasione.

Lo scorso mese Marianna è volata a Tokyo, selezionata personalmente da Silvia Venturini Fendi, per partecipare all’inaugurazione della mostra #FendiHandInHand, in cui sono state esposte quattro nuove edizioni limitate della Baguette, tra cui proprio la sua.

la Baguette Fendi di Marianna D'Aquino

In quell’occasione le abbiamo chiesto di rispondere ad alcune domande: 

Com’è nata la tua passione per la tessitura Marianna?

La mia passione per la tessitura è nata quando ho realizzato il mio primo tappeto annodato. Da lì è iniziata la mia avventura e sperimentazione nel mondo della tessitura.

Da quanti anni ti dedichi alla tessitura e quali sono stati i momenti più importanti della tua esperienza?

Nel 2013 partecipo al progetto “INTRECCIDARTE”, qui a Matera, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sulla realizzazione di tappeti annodati su telaio verticale, tessendo due tappeti su opere di Tobia Ravà;

Nel 2014, per il concorso di idee “VI METTIAMO AL TAPPETO”, per la progettazione di una linea di tappeti da spazi living, indetto dal Centro Edile Quartarella in collaborazione con Arlexitalia, realizzo un tappeto su disegno di Cesare Maremonti, artista e architetto materano.

Nel 2015 ho coordinato il laboratorio di tessitura ” TESSERE MIRÓ”, in una scuola primaria di Matera, coinvolgendo 50 bambini, i quali hanno tessuto ognuno un singolo pezzo de tappeto annodato, riproducendo l’opera di J. Mirò intitolata “BLUE 2”.

Tra il 2015 e il 2016 realizzo il mio lavoro più importante, sulla base dell’opera di Josè Ortega “La sete”, un manufatto che è ora esposto nel museo “Casa di Ortega” a Matera.

Dal 2021 collaboro con Fendi Roma nel progetto “HAND IN HAND”.

alcuni momenti del laboratorio Tessere Mirò con Marianna D'Aquino
Il tappeto "Sete" realizzato da Marianna D'Aquino ed esposto all'interno della Casa Museo di Ortega

Ti consideri di più un’artigiana o un’artista? 

Mi considero sia un’artigiana che un’artista! I miei studi iniziano da un diploma di maturità artistica proseguendo con l’Accademia di belle arti; ho sempre avuto interesse per l’arte e l’artigianato; le mie sono creazioni manuali ma il mio è un saper fare che affonda le radici nell’arte; lavoro sia con le mie mani e sia con il mio cuore d’artista, perchè i miei lavori rimangono unici e non ripetibili.

Fendi ti ha scelta per realizzare un prodotto unico al mondo, come è stato sviluppato il processo creativo? 

La grande azienda italiana Fendi mi ha scelto per realizzare l’iconica “baguette”, nell’ambito del progetto “hand in hand”, che promuove l’artigianato delle regioni italiane; sono stata scelta a rappresentare la Basilicata; il processo creativo per la mia “baguette” è iniziato fornendo loro dei campioni di tessitura, per mostrare la mia tecnica, dopodichè mi è stato fornito tutto il materiale utile alla realizzazione della “baguette”.

E come l’hai realizzato?

La Baguette è stata realizzata totalmente a mano sul mio telaio verticale, utilizzando cotone biologico per l’ordito (l’armatura su cui lavoro) e un misto di lana e microfibra, per la trama; il tipo di tessitura è il nodo di ghiordes o turco, uno dei due nodi più usati nella lavorazione dei tappeti annodati.

Nel nodo di Ghiordes, il filo colorato della trama passa sopra i due fili di ordito, viene tirato e quindi tagliato per formare il pelo. Il nodo di ghiordes ha una struttura simmetrica ed è utilizzato nei più antichi tappeti sopravvissuti,

Se qualcuno volesse dedicarsi alla tessitura cosa consiglieresti per cominciare?

La tessitura è un’attività manuale che porta grandi soddisfazioni e per iniziare è necessario considerare questi 2 aspetti: pazienza e costanza nel lavoro! Ma immergersi in questo mondo intraprendendo un percorso con un piccolo telaio sarebbe certamente l’ideale.

Quali sono i tuoi prossimi progetti? Cosa bolle in pentola ora?

Ho iniziato a collaborare e interagire con altri artigiani del territorio, per portare la tessitura in nuovi ambiti e sperimentazioni con materiali e competenze diversi!

In bocca al lupo Marianna!

Siamo felici ed orgogliosi che la collaborazione sia diventata il suo metodo di lavoro e che sia partito proprio dalla nostra Casa il suo primo approccio al metodo collaborativo, un approccio nuovo che grazie alla bravura e apertura di Marianna è diventato parte della sua vita professionale. Siamo certi che se impareremo a fidarci di più della collaborazione come leva di sviluppo reciproca e di comunità sarà più facile crescere insieme.

Leave A Comment

Compila l\'espressione prima di inviare: *